Atomicrops

Il nuovo gestionale post-apocalittico presentato dai ragazzi di Bird Bath Games.

Atomicrops è un gioco che si pone a metà strada tra un gestionale e simulatore agricolo, e uno sparatutto isometrico, il tutto condito da un’ambientazione post-apocalittica in stile pixel art. La premessa che ci porterà a muovere i primi passi nel mondo di Atomicrops è l’esplosione di un ordigno atomico dal quale ci salveremo unicamente grazie al bunker nel quale ci eravamo rifugiati quasi per caso.

Aperto il portellone del massiccio rifugio noteremo che gli unici sopravvissuti al disastro nucleare siamo proprio noi, ma soprattutto ci accorgeremo che tutto intorno a noi ha subito profonde modificazioni a seguito delle radiazioni. Dagli animali alle piante nulla è più come prima, e non sarà raro da questo punto in avanti doverci rapportare con esseri dalle forme a dir poco strane e, a volte, inquietanti.

TERRE CONTAMINATE

Con queste semplici premesse, dunque, eccoci proiettati nello strano mondo di Atomicrops, sviluppato dai ragazzi di Bird Bath Games. Da questo momento in avanti dovremo essere bravi a gestire e far fruttare (in tutti i sensi) il nostro piccolo terreno agricolo. Le meccaniche con le quali ci troveremo a dover prendere confidenza sono estremamente basilari, andando a semplificare ai minimi termini l’esperienza da simulatore agricolo. Gli sviluppatori hanno infatti optato per un unico comando con il quale svolgeremo tutto le azioni legate alla lavorazione del terreno, messa a dimora delle piante ed estirpazione di erbacce varie ed eventuali. Questo perché di fatto l’esperienza di gioco non è incentrata sulla simulazione agricola, la quale è soltanto il mezzo su cui si basa la vera essenza di Atomicrops: la gestione e la difesa del proprio terreno.

Andando con ordine, è prima di tutto necessario dare una spiegazione di come viene gestito il tempo in Atomicrops. Nel titolo di Bird Bath Games ogni partita si snoda nell’arco delle quattro stagioni, con ciascuno dei tre mesi che le compongono rappresentato da un ciclo circadiano. Durante l’arco della giornata baciato dal sole il nostro terreno sarà al sicuro dall’assedio delle strane creature che popolano il mondo intorno a noi. Questa caratteristica ci permette di scegliere cosa fare e come impostare la nostra strategia, avendo la possibilità di far crescere e raccogliere le nostre piante, oppure addentrarci negli ambienti circostanti alla ricerca di nuovi semi. Questa seconda opzione, nel corso del gioco, sarà quasi una tappa obbligata in quanto all’interno del nostro possedimento saranno davvero poche le nuove piante che avremo modo di trovare in maniera fortuita.

Per questo motivo saremo da subito armati con una particolare arma spara-semi che ci aiuterà, in qualche modo, ad affrontare le minacce rappresentate dalle strane creature originatesi a seguito delle radiazioni. Toccando questa corda non possiamo non sottolineare comunque l’apprezzabile lavoro svolto in termini di character design, con una buona varietà di nemici che spaziano da stravaganti conigli mannari armati di fucili, fino ad arrivare alle più banali lumache giganti, passando però per creature difficilmente identificabili con qualcosa di noto.

NO MAN’S LAND

Al calar delle tenebre ecco che Atomicrops cambia volto, diventando una sorta di tower defense in cui l’obiettivo principale è quello di difendere tutto ciò che avremo piantato, e ancora non raccolto, durante la fase diurna. Ciascuna fase notturna si costituisce di tre ondate di nemici, nelle quali le varie tipologie di creature attaccheranno secondo le loro caratteristiche, puntando a infliggerci danni letali o avendo come unico scopo quello di rosicchiare le nostre preziosissime coltivazioni. Anche qui la nostra strategia difensiva, oltre che all’abilità, sarà la forte discriminante per poter portare a casa il bottino. Quando finalmente tornerà a sorgere il sole verremo riportati al villaggio principale, vero hub del gioco nel quale verremo ricompensati per il raccolto giornaliero, e soprattutto dove potremo stringere affari con i vari NPC, magari acquistando nuove piante e nuove armi.

Come è facile intuire in Atomicrops è fondamentale riuscire a coltivare quanto più possibile, questo per una legge di mercato sufficientemente banale: tanto più coltiveremo, tanto più guadagneremo. Tutto il guadagno ottenuto lo potremo poi spendere per dei miglioramenti sia del nostro personaggio, acquistando magari armi e sistemi difensivi sempre più efficienti, sia per migliorare il nostro terreno tramite appositi picconi consumabili. Tutto questo si ripeterà fintanto che non perderemo la nostra ultima vita, di stagioni in stagione, al termine della quale dovremo affrontare una boss fight, fondamentale per ottenere tante risorse che ci permetteranno di affrontare al meglio l’inizio della stagione successiva.

COLTURA DI PIXEL

Il comparto tecnico è buono, in pieno stile pixel art che ormai è molto utilizzato anche dai piccoli studi indipendenti, forse per mascherare delle lacune in termini di budget, ma che comunque fa il suo dovere. Pure il sonoro è buono, con musiche allegre che sanno però cambiare ritmo nel momento del bisogno, regalando un’atmosfera più incalzante rispettando comunque la leggerezza del titolo.

Positiva anche la rigiocabilità, grazie soprattutto al fatto che gli scenari vengono di volta in volta generati casualmente all’avvio di una nuova partita, garantendo al giocatore una sorta di effetto sorpresa. A lungo andare però, non è da escludere che possa venir meno lo stimolo di avviare una nuova partita a causa di meccaniche che, seppur divertenti, stentano a decollare, non offrendo al giocatore navigato un vero e proprio motivo per rigiocare Atomicrops una volta spentosi l’entusiasmo iniziale.

Atomicrops
GIUDIZIO
Atomicrops offre un mix divertente, ideale per i giocatori meno smaliziati grazie a una durata estremamente limitata delle sessioni. Un gioco spensierato ma non per questo poco impegnativo, che saprà mantenere alta l'attenzione del giocatore per tutta la durata della partita.
GRAFICA
7
SONORO
6.5
LONGEVITÀ
6.5
GAMEPLAY
7.5
PRO
Divertente e ben articolato
Buono il comparto tecnico
Buona rigiocabilità nell'immediato...
CONTRO
... poco stimolante sul lungo periodo
7